Da ludopatico, depresso e con debiti di gioco a giovane rampante con la macchina nuova e i soldi per le vacanze

Ecco come Fabrizio Brancaccio ce l’ha fatta in GimFIVE

“Tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio; due volte nella polvere, due volte sull’altar” … recitava il Manzoni in un’ode per Napoleone nel Cinque Maggio.

Dopo il furore di “Alessia Cavalieri, la reginetta delle statistiche” riprendiamo la rubrica “Collaboratori di successo”.

Se ti fossi perso il suo articolo lo trovi qui.

Il personaggio di oggi non è certo il protagonista delle res gestae napoleoniche, ma con lui ha in comune ciò che Manzoni definisce prima polvere e poi altar.

Proprio così, dopo 7 anni nell’aver mangiato polvere, oggi è sull’altare, l’altare della vita, l’altare in GimFIVE.

Un altare raggiunto nel giro di soli 5 mesi.

Presentiamolo.

Fabrizio Brancaccio, classe ’96, nativo della provincia di Napoli, trapiantato a Carpi, un’incredibile storia con un bellissimo epilogo firmato GimFIVE da raccontare tutto d’un fiato

Fabrizio da dove partiamo?

“Vorrei partire da quel che ero a quel che sono diventato”

Vai pure a ruota libera.

“Seppur la mia giovane età è come se avessi già vissuto molte vite.

Vengo subito al dunque.

Ho sofferto di depressione per 7 anni.

La depressione è una malattia bastarda in cui tutto sembra davvero brutto, è una malattia in cui non trovi gioia nel fare nulla

Nonostante avessi il desiderio di uscirne non ci riuscivo.

Questo innescava in me un circolo vizioso che portava a demoralizzarmi in quanto non riuscivo a trovare una strada: tornare alla vita normale lo vedevo come un obiettivo irraggiungibile.

Ero sull’orlo del baratro.”

Per queste cose ci sono sicuramente delle cure Fabrizio.

“Le cure sono state peggio del problema.

La mia situazione si è aggravata quando ho iniziato a prendere farmaci, farmaci molto pesanti

Non solo.

Sono caduto nel vizio del gioco.

Ho iniziato a giocare, giocare tanto, giocare più di quello che potevo permettermi

In conseguenza anche del fatto che per 8 anni ho lavorato come dealer in una sala da poker, ho trovato nel gioco d’azzardo la cura al mio male.

Nulla di più sbagliato.

Era diventato il male che curava il male.

Una sorta di tunnel dalla quale è quasi impossibile uscire.”

Situazione drammatica Fabrizio, impensabile vederti in tale situazione pensando alla persona di successo che sei oggi.

Quale è stata la molla grazie a cui sei riuscito a cambiare vita?

“Mi sono detto che prima di tutto dovevo uscire da quel mondo, il mondo del gioco, che vuoi o non vuoi aveva conseguenze negative su di me.

Ci lavoravo e seppur cercassi di non averne più a che fare c’ero dentro.

Per prima cosa quindi, oltre ad affidarmi a una professionista esperta nel guarire queste problematiche, mi sono imposto di uscire da quel mondo

Motivo per cui ho mandato qualche curricula tramite i classici portali di cerca lavoro

Sono stato contattato poco dopo per un colloquio conoscitivo da quella che pensavo inizialmente essere una palestra, che in seguito ho scoperto essere un’importante azienda che gestisce 12 palestre low cost in Italia, appunto GimFIVE

Beh, sin dal primo colloquio ho capito di essere in un posto STRA-ORDINARIO.

Straordinario in quanto la palestra in cui ho fatto il colloquio era proprio bella, moderna, innovativa, una cosa mai vista prima (es. bussole in entrata, attività Virtuali).

Straordinario nell’accezione vera e propria del termine, ovvero qualcosa di fuori dall’ordinario, qualcosa che eccede i limiti del normale o del comune.

Ecco straordinario è stato il mio primo colloquio con quello che è oggi il mio responsabile di struttura, Claudio Perugini, e il direttore marketing Federico Milieni

In quella mezzoretta, in base alle domande che mi sono state poste, ho capito che potevo cambiare, che potevo rendere la mia vita, una vita, e non un sopravvivere come lo era stato fino a poco prima.”

WOW. E dopo il colloquio?

“Appena ho rimesso piede nella palestra, per fare un paio di giorni di presa visione, ho capito subito che lì avrei trovato il mio posto, la mia dimensione.

Mi hanno detto che ci sarebbe stata la possibilità di crescere, di scalare una vetta, di potermi mettere in gioco sul serio.

Ne sono rimasto entusiasta da subito, ho capito che quella poteva essere la mia strada, perché se c’è una cosa che non mi manca, è la determinazione

Quando mi è stata prospettata la possibilità, dopo un periodo di formazione e crescita, di poter prendere il posto di chi mi faceva il colloquio, mi sono detto “Questa è musica per le mie orecchie.”

Abbiamo condiviso insieme un percorso fatto di obiettivi e step da raggiungere.

Beh, oggi come oggi, posso farmi vanto di aver raggiunto tutti i primi step.

Ora l’obiettivo è quello di raggiungere i prossimi.”

Partiamo dall’inizio. Come è stato il primo mese?

“Il primo mese in GimFIVE è stata un’esperienza straordinaria, ricca di animo, di calore: ogni volta che finivo il turno, era un “continua così Fabrizio, stai andando bene”

Ricevevo continue conferme, e più arrivavano, più mi rendevo conto che da lì a poco avrei trovato la mia via definitiva.

Ciò che ha fatto la differenza è stato anche l’ambiente.

Un ambiente dinamico, sportivo, in continuo movimento, in continua evoluzione.

Un ambiente sicuramente nuovo per me, stimolante sotto ogni punto di vista.

Dal punto di vista personale, perché ti fa crescere, ti fa maturare e ti fa capire quanto sia importante il rapporto con le persone.

Dal punto di vista lavorativo, perché appunto si può arrivare ad essere davvero importanti per l’azienda.

Dal punto di vista tecnico, perché in GimFIVE non si smette mai di imparare.”

Hai tirato fuori un tema cruciale nel mondo GimFIVE: la formazione. Ci dici la tua, con particolar riguardo alle persone che ti coordinano?

“La formazione è tutto in GimFIVE.

Come dicevo, ogni persona che lavora in GimFIVE ha a cuore la tua crescita.

Non si smette mai di imparare, di rendersi conto di quanto ogni dettaglio sia rilevante.

NIENTE è lasciato al caso o dato per scontato, ogni piccolezza è curata al massimo, ogni dubbio trova risposta

Come dice il mio responsabile, la perfezione non esiste, ma noi cerchiamo di andarci molto vicino.

Dal mio punto di vista non c’è nessun “superiore” che fa la formazione.

Io li chiamo “accompagnatori”.

L’azienda mi ha messo a disposizione i migliori accompagnatori per far sì che potessi raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati.

Oltre alle due persone pocanzi citate, GimFIVE mi ha concesso il privilegio di avere una persona che si dedicasse alla mia crescita: sono stato infatti affiancato da Marco Neri, figura storica in GimFIVE che, in una full immersion di due settimane, mi ha fatto fare un salto quantico non indifferente

Ho avuto bisogno molte volte dei “miei” accompagnatori, anche per cose personali e nessuno di loro si è mai tirato indietro dinanzi alle mie richieste di aiuto.

Sono persone che hanno davvero a cuore la tua crescita, i tuoi miglioramenti.

Mi hanno aiutato ad analizzare i miei errori sul lavoro, senza mai condannarli, ma facendo sì che ne traessi ogni volta vantaggio e seguendomi ogni giorno alla risoluzione degli stessi, per arrivare a non commetterli più.

Stesso identico discorso con i colleghi.

In GimFIVE ci si aiuta a vicenda, siamo l’uno la risposta alle domande dell’altro, l’uno la forza dell’altro!”

Lo stesso rispetto che merita il responsabile, qui viene dato all’ultimo arrivato, perché nessuno prevale su nessuno, è la famiglia che vince.”

Dal punto di vista lavorativo cosa ti ha particolarmente colpito?

“Anzitutto mi ha colpito come, in maniera scientifica, l’azienda fa sì che i tesserati soddisfatti della loro esperienza in GimFIVE portino altre persone a loro care.

È una cosa di una semplicità disarmante ma che non fa praticamente nessuno.

Poi mi ha colpito il pieno rispetto del motto GimFIVE: Libertà, Semplicità, Amicizia

Queste 3 parole non sono solo sulla carta, ma vengono applicate in ogni singola azione.

L’ultima cosa che mi ha colpito è quella che io chiamo sequenza: si tratta semplicemente della modalità di “turno” di ognuno di noi operativi in palestra.

“Turni” flessibili, accessibilissimi, che vanno a completarsi a vicenda”

Veniamo ora agli step che hai fatto in soli 5 mesi.

“In così poco tempo ho già fatto già 3 importanti step di crescita.

Mi vien da sorridere a pensare che molti miei coetanei, magari laureati, in 6 mesi fanno uno stage aggratis in cui fanno fotocopie e io nello stesso tempo ho fatto 3 scalini in avanti, anche a livello economico

Per le persone come me che hanno seriamente interesse ed intenzione nel vedere la propria persona crescere, ci vuole davvero poco tempo, ma bisogna volerlo a tutti i costi: credo di averci messo tutte le forze che avevo.

Professionalmente parlando, adesso, mi sento in grado di gestire i tesserati e la struttura, capire cosa manca e cosa c’è da migliorare.”

Fabrizio mi hai parlato di step professionali: a livello personale, invece, come ti senti oggi?

“Ho sempre avuto molti difetti, molti lati negativi tra cui l’eccessiva impulsività, l’esuberanza e a volte un pizzico di saccenza.

In GimFIVE ho capito che nessuno è perfetto e che le persone ti accettano per come sei.

Ho anche capito l’importanza dell’autocritica e dell’autoanalisi.

Bene, anche da questo punto di vista so che la strada da percorrere è ancora lunga ma un pezzo di montagna l’ho già iniziato a scalare.”

Veniamo alla parte economica, prima hai tirato fuori i tuoi coetanei che, magari anche col famoso pezzo di carta, a 26 anni sono ancora a fare stage senza avere una reale prospettiva di crescita.

“Il compenso in GimFIVE è direttamente proporzionale al livello che si raggiunge. Io lo definisco equilibrato, equo e giusto

Ora che sono uscito da quel mondo, riesco a permettermi cose che prima potevo solo sognarmi, come una piacevole vacanza o una macchina.”

Cosa ti senti di dire a chi vorrebbe affacciarsi nel mondo GimFIVE lato “lavoro”?

“GimFIVE anzitutto non è per tutti.

È per chi crede in sè stesso, per chi VUOLE cambiare la propria vita, per chi vuole renderla piena di gioia, di soddisfazioni, ma soprattutto per chi è capace di raggiungere obiettivi e di lavorare in squadra.

È il posto adatto sia per chi è novello nel mondo del lavoro sia per chi ha già esperienza.”

“Cambiate, prendete in mano la vostra vita e cambiate.

Rendetevi gli eroi di voi stessi, siate voi il cambiamento e la novità.

Siate voi gli scrittori del vostro destino, perché vi assicuro, che potete scegliere.

Io ho scelto di cambiare la mia vita, di rendere fiero me stesso e di girare a testa alta, ho scelto di guardarmi allo specchio e commuovermi per i passi avanti che ho fatto”

Vuoi percorrere le orme di Fabrizio e raggiungere vette ancora più alte?

Invia ORA la tua candidatura a [email protected]

www.gimfive.com

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